Catania: Cristina Garofalo la Regina del Venerdì notte LGBT

Cristina Garofalo la Regina del Venerdì notte LGBT
Trent’anni di esperienza e passione nel mondo LGBT Cristina, un’icona in Sicilia, conosciutissima nel mondo gay. Ogni Venerdì da generazioni le serate più in e spettacolari del mondo gay si svolgono a Catania. Alcune delle principali qualità di un’icona gay come Cristina, includono frequentemente la bellezza (il fascino carico di omoerotismo), l’eleganza e il glamour (sensualità e capacità di seduzione), la forza di fronte alle avversità, una tendenza all’androginia, gesti esagerati – a volte al limite dell’eccentricità – nel modo di proporsi: nel caso si tratti di artisti, quegli interpreti e autori di qualche importante opera che la comunità omosessuale ha assunto come parte integrante della propria cultura. Cristina Garofalo, guru dell’event management gay catanese. Ed è proprio lei che ci ha parlato della sua storia e del suo lavoro.

Cristina perché in generale sui media si parla poco dell’ambiente gay catanese?

Perché in fondo desta scalpore parlare di noi nei giornali “tradizionalisti”, ma i nostri locali a Catania esistono da circa 30 anni

Che tipo di pubblico viene nel tuo locale?

Chi viene lo fa perché i nostri sono luoghi di ritrovo abbastanza familiari in cui ci si sente a proprio agio. Altri vengono perché sono dichiaratamente omosessuali, ma comunque la componente della curiosità gioca un ruolo predominante soprattutto per le prime volte. I nostri ambienti sono molto tranquilli e selezionati e alla fine chi viene la prima volta torna a trovarci. Sono locali come tutti gli altri, non siamo diversi, l’unica differenza è il pubblico perché circa il 90% dei nostri clienti è omosessuale, ma resta il 10% formato da gente che ama divertirsi e trascorrere serate piacevoli insieme a noi.

Com’è l’ambiente catanese nei vostri confronti?

Catania oggi nei nostri confronti, considerando anche i tanti gay pride qui organizzati, non ha nessun problema, è la prima città in Sicilia che vive la vita omosessuale in modo sereno. Trent’anni fa, quando sono arrivata qui, (Cristina Garofalo è di Siracusa ) se si vedeva un gay in via Etnea si sentivano fischi ecc… Oggi non è più così. Soprattutto la nuova generazione è molto aperta e se vede gay anche baciarsi non fa problemi. Io amo Catania anche se non è la mia città.

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