Pozzallo, 4 ottobre 2023
Mostra “AssenzaEssenza” a Pozzallo. Si parla di arte e medicina. Iniziate le visite delle scolaresche all’antologica del pittore modicano
“Il quadro che mi ha colpito è ‘Cavalieri dell’Apocalisse’, che rappresenta quattro cavalli con i cavalieri simili a ciascun significato: della morte, dell’oscurità, del bene e del male”.
Si esprime così uno dei giovani alunni della scuola Antonio Amore: le classi IV A e IV B della primaria, con le docenti Annalisa Ciravolo, Giuseppina Nicolosi, Ausilia Armenia, Matilde Terranova, Francesca Giannone, in visita lunedì scorso alla mostra “AssenzaEssenza”, antologica del pittore modicano Beppe Assenza, che ha vissuto in Svizzera gran parte della sua esistenza e della sua parabola artistica.
Dopo aver visitato la mostra, i bambini hanno raccolto le loro impressioni. “Il quadro che mi è piaciuto di più – scrive un altro alunno – è un paesaggio di tanti colori: mi piaceva perché mi ha ispirato tranquillità, serenità e vedere quel sole che tramontava mi faceva pensare all’estate, quando stavo fino a tardi al mare”. E ancora. “Il quadro che mi è piaciuto di più è quello blu e viola, con la casa, i cavalli alati e scheletri. Questa mostra mi né piaciuta perché i quadri erano coloratissimi e pieni di fantasia”.
Lunedì scorso sono iniziate le visite delle scuole alla mostra, ospitata fino al 5 novembre nello Spazio Cultura Meno Assenza: in esposizione ci sono 50 opere di Beppe Assenza, rappresentative dell’intero ciclo pittorico dell’artista.
Assenza è morto nel 1985 e le sue opere, a lungo, non erano state più esposte, eccezion fatta per una mostra a Mosca nel 2019.
Dopo la tappa a Pozzallo, città dove Assenza aveva vissuto e dove si trovano alcune sue opere giovanili (presenti anche a Siracusa, Ispica e Modica), la mostra “AssenzaEssenza”, organizzata e curata dall’associazione “Amici di Beppe Assenza” sarà a Roma e Milano per le tappe successive.
Alla mostra si susseguono anche gli appuntamenti culturali, in programma tutti i sabati fino al 4 novembre. Si è iniziato sabato scorso, con la conferenza di Giuseppe Ferraro, su “Cosmesi e colore. Ferraro è ceo di Argital, azienda di cosmesi che crea prodotti naturali, capaci di coniugare bellezza, salute e sostenibilità ambientale.
Sabato prossimo, alle 18, si parlerà di tema “Medicina come arte e Arte come terapia, un connubio a doppio senso di marcia”. Relatore sarà Carmelo Samonà, medico della scuola di medicina sistemico-naturale ad indirizzo antroposofico di Palermo e Roma, autore di numerose pubblicazioni.
“Per capire il rapporto tra medicina e arte – spiega Samonà – è necessario avere una visione più ampia della malattia e del processo di guarigione. L’organismo è l’espressione biologica dell’individualità, è individualità biologica. Esso va considerato come un sistema che è l’espressione integrata di funzioni differenziate. La “salute” è intesa dunque – in senso più esteso – come l’espressione della capacità relazionale e adattativa sia sul piano biologico, sia sul piano sociale dell’individuo. La malattia, infatti può considerarsi interruzione di della relazione con la realtà e la guarigione il ripristino di questa relazione attraverso le risorse sia biologiche, sia psichiche dell’individuo. L’arte contribuisce all’incremento di queste risorse”.
Francesca Cabibbo