Recarsi al ristorante non è più consumare un semplice pasto fuori casa ma è una vera e propria “esperienza” sensoriale.
Chi ha viaggiato e girato moltissimi luoghi e ristoranti di pregio, afferma che si va al ristorante non solo per mangiare.
Il patrimonio gastronomico Siciliano merita di essere promosso e valorizzato, innovando i piatti della tradizione, rispettando il territorio e le sue materie prime. La curiosità di assaggiare le pietanze dello Chef Ciccio Sultano, mi ha conquistata coinvolgendo inevitabilmente i cinque sensi.
Non appena entrati siamo stati accolti da due camerieri che ci hanno accompagnati ai tavoli e per tutta la cena hanno curato il servizio nei minimi dettagli.
La sala era arredata con gusto ed eleganza, i piatti unici e ricercati.
I camerieri sempre disponibili ad illustrare le fragranze contenute nei piatti, i sapori ed i profumi unici, impossibili da trovare altrove.
Dopo aver ordinato l’attesa è stata ingannata con mini porzioni di assaggi offerti dalla casa, delicatissimi in varie combinazioni, tutto freschissimo, fatto in casa.
La varietà dei dolci ci ha sorpresi ma il gelato ai lamponi ci ha sedotti come una donna al primo incontro. Il gusto unico, il sapore ed il profumo inebriante della frutta appena raccolta ci accompagna in un sogno d’estate.
La cena si conclude su invito dello Chef nella cantina del suo ristorante dove l’armonia di dolcetti e sapori di una volta si uniscono all’umiltà e alla simpatia di un Uomo che è divenuto un grande Chef e che porta lustro alla nostra terra in tutto il mondo.
Eleonora Sacco
